Namibia

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Namibia

“Namibia Breve” (Giugno 2015) di Lorella Bacchini.

La Namibia è un paese africano diverso da tutti gli altri, perche’ è riuscito a coniugare Africa e Europa, nero e bianco.
E’ quindi un viaggio vario e un concentrato di tante bellezze: le svettanti dune del NAMIB PARK che arrivano fino all’oceano, la desertica SKELETON COAST con i suoi relitti spiaggiati lungo la costa, le calde tonalità del massiccio dello SPITZKOPPE, la colonia di otarie a CAPE CROSS, i fenicotteri di WALVIS BAY,  il nord più selvaggio al confine con l’Angola dove gli HIMBA ancora conservano con orgoglio le proprie tradizioni di pastori nomadi.

E il PARCO ETOSHA, una riserva che copre una superficie di oltre 20.000 km quadrati. Qui,  guidando sulle sue piste di terra battuta , si possono avvistare i “big five” (leoni, rinoceronti, elefanti, bufali e leopardi), oltre a tantissime altre specie animali come giraffe, gnu, orici, antilopi, impala, zebre.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Sudafrica

SUDAFRICA di Stefano Soldà

‘Il mondo in un solo Paese’ recitano i depliant turistici e per una volta dicono il vero. Il Sudafrica offre paesaggi splendidi e diversissimi, deserti, savane, canyon, lagune, montagne, coste bagnate da due oceani e ovunque una flora e una fauna straordinarie. E mostra un’incredibile mescolanza di Africa e Europa, talvolta in stridente e drammatico contrasto, talvolta capaci di incontrarsi e di creare una nuova realtà. È un pezzo d’Africa dove il benessere è più diffuso che nel resto del continente. Ma il Sudafrica è soprattutto un paese che sta cambiando. I neri, i coloured hanno definitivamente sconfitto l’apartheid per costruire una democrazia integrale grazie anche all’apporto dell’ex presidente della repubblica, Mandela, simbolo della lotta per i diritti civili. Anche in un viaggio di poche settimane si può avvicinare questa realtà in rapido divenire e cercare di capire. Partiamo dall’Italia in volo perJohannesburg e all’aeroporto troveremo i pulmini che guideremo durante il nostro viaggio attraverso Sudafrica, Swaziland, Transkei e Ciskei fino a Città del Capo. Dopo un breve giro di Jo’burg e, se possibile, della township diSoweto, ci dirigeremo verso Pretoria e la vicina miniera di diamanti Cullinan. Proseguiamo per Middleburg e Sabieda dove attraverso una bella foresta raggiungiamo le Cascate Mac Mac e il bellissimo Blyde River Canyonnell’omonimo parco. Attraverso Phalaborwa proseguiremo verso il Parco Kruger, attraversando una regione tra le più affascinanti del Sudafrica, sia per gli insediamenti delle varie etnie (Venda, Ndebele), sia per la grande varietà di paesaggi: fiumi, cascate, montagne, canyon, foreste di pini e di eucalipti, savane e macchie di acacie spinose che ospitano una fauna varia e numerosa. Entreremo nel primo dei numerosi parchi che visiteremo durante il nostro viaggio: il Parco Kruger, limitatamente ai campi aperti in questa stagione. Guideremo fra branchi di gazzelle, antilopi, eland, orici, gnu, kudu, bufali, zebre, giraffe, elefanti; incontreremo rinoceronti bianchi e neri, ippopotami, coccodrilli, leoni (ce ne sono più di 2000), iene brune e maculate, sciacalli e con un pò di fortuna anche ghepardi e leopardi. E, per gli amanti di birdwatching, c’è un enorme varietà di uccelli: 468 specie fra cui moltissimi rapaci, aironi, tucani, marabù, serpentari, buceri e storni metallici che ci terranno compagnia a colazione. Attraverseremo quindi loSwaziland, dove convivono antico e moderno: mercati indigeni, ma anche supermercati dove è ancora possibile vedere uomini nei tradizionali vestiti di pelli. Rientrati in Sudafrica non avremo che l’imbarazzo della scelta tra i numerosi parchi e riserve naturali che andremo incontrando: Mkuzi Game Reserve, Hlumhluwe, Umfolozi e, affacciata sul mare, St. Lucia Game Reserve, dove risaliremo il fiume in barca fra ippopotami, coccodrilli e un’incredibile varietà di uccelli. Attraverseremo gli insediamenti zulù e punteremo su Durban, dove l’Africa ha il sapore dell’India e ovunque si sente profumo di curry. Qui potremo scegliere di esplorare l’interno per ammirare i grandiosi scenari della catena montuosa del Drakensberg ed entrare nel Lesotho, piccolo regno nero interamente racchiuso nella RSA, realtà antropologica completamente diversa dal grande vicino, dove i Basotho si vestono normalmente in abiti tradizionali e non risentono del passato apartheid (l’inserimento del Lesotho sarà possibile eliminando dal programma qualche visita minore, ne vale assolutamente la pena).
In alternativa potremo invece percorrere la costa ed entrare nel Transkei, abitato dagli Xhosa (una delle dieci riserve o homelands dove si confinavano i neri prima della caduta dell’Apartheid), raggiungendo, attraverso un’infinita distesa di colline punteggiate da capanne dai tenui colori e dai disegni geometrici, la costa bellissima e selvaggia. Continueremo verso sud per Grahamstown, un angolo stile vecchia Inghilterra per Algoa Bay fino a Port Elisabeth. Da Port Elisabeth percorreremo la famosissima Garden Route che costeggia laghi, lagune e foreste in un paesaggio in parte alpino e in parte marino, toccando lo Tsitsikamma National Park. Toccheremo Cape Agulhas per ammirare il maestoso spettacolo dei due oceani che si incontrano, ancora una deviazione per Hermanus per l’avvistamento delle balene e poi via sino a Città del Capo, incredibilimente bella, così sospesa fra montagne e oceano. Visiteremo il museo con le splendide raccolte etnografiche, il mercato dei fiori, i vicoli del quartiere malese e gli shopping centre della città moderna e poi via in funivia (o a piedi per i più coraggiosi) sino ai 1000 m della Table Mountain che domina la città e la baia. Se riusciremo, faremo anche una puntata sulla costa atlantica per vedere le colonie di pinguini di Betty’s Bay e i cormorani di Lamberts Bay e il Langebaan National Park. Proseguiremo poi fra i vigneti di Paarl e Stellenbosch (e dove centellineremo l’ottimo vino apprendendo la differenza tra i prodottti delle varie fattorie) arrivando al Capo di Buona Speranza da cui saluteremo questo straordinario angolo d’Africa. Quindi raggiungeremo Capetown da dove, in volo, torneremo in Italia.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Egitto

3000 anni di storia lungo il Nilo e nelle oasi del deserto.
Un’assaggio della proiezione di Delia Bocceda

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Kenya

Di Stefano Soldà

Per i turisti Kenya è Africa quintessenziale. Apparentemente cieli blu infiniti sopra una distesa di savane rosse, dove le cinque grandi animali ancora vagano in libertà . La maggior parte dei visitatori arrivano qui per andare sul safari, il mondo Swahili diventando sinonimo con la nazione.

Prendere un Safari durante il vostro soggiorno è essenziale. La migrazione degli animali selvaggi in Masai Mara è giustamente proclamato uno dei più impressionanti fenomeni del regno animale.
La pianura che loro spazzano è solo una delle miriade di terreni trovati all’interno della nazione. I terreni paludosi sono casa per coccodrilli e ippopotami mentre i laghi ricchi di minerali della Rift Valley attirano grandi stormi di fenicotteri rosa, che vengono per il piccolo pesce che prospera qui.

Tuttavia è un sbaglio pensare a Kenya semplicemente come un unico grande parco di safari. C’è molto di più di questo affascinante paese. E’ noto come la “culla di civiltà  perche qui sono stati trovati nel 1920 i più antichi resti del uomo dei tempi remoti, presso il sito Hyrax Hill vicino al Lago Nakaru, dal famoso antropologo e archeologo Louis Leakey. Potrete vedere molti di questi e altri ritrovamenti nel Museo Nazionale del Kenya a Nairobi. Troverete anche intrigante reliquie della storia e del paesaggio.

Le Rovine Gedi sono i più spettacolari resti del popolo che abitava la costa e “ un enigmatico insediamento di una sorprendente raffinatezza amcora non registrato in nessun periodo della letteratura. Malindi nel frattempo è un promemoria delle influenze coloniali del paese – i portoghesi sono stati qui per un paio di secoli e il vergognoso commercio di schiavi dalla costa del Kenya sotto giurisdizione britannica è ben documentato.

Kenya non è un campo da gioco per i turisti – le zone selvagge e gli safari sono tutte bene ma a Nairobi e le altre grandi città  il progresso stabile di marcia è arrivato su un prezzo  non sono sempre i luoghi più piacevoli per essere un straniero. Tuttavia, questi sono più transitori che problemi terminali; andate al di fuori delle città  e troverete la natura non cinica e ospitale della gente che è ancora una volta affermata. Le persone vengono qui per vedere le cinque grandi e per godere il paesaggio mozzafiato della natura, e a dire la verità  non c’è ragione più buona per venire qui “ ma ci sono altre meno conosciute attrazioni. La grande città  di Nairobi è interessante se non particolarmente allettante – e vi è una sorprendente ricchezza di storia nascosta tra il gioco parchi e riserve naturali.

 
 
 
 
 
 
 
 
 


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